Dal 13 settembre al 3 novembre 2019 torna in Italia grazie a Sony la mostra dei Sony World Photography Awards che permette di ammirare le fotografie vincitrici e finaliste del concorso fotografico più eterogeneo al mondo.
L’evento è ospitato anche quest’anno dalla prestigiosa Villa Reale di Monza, dove la mostra è stata presente dal 2017, registrando negli anni un interesse crescente da parte dei visitatori.
Il concorso, giunto alla dodicesima edizione, ha raggiunto quest’anno un nuovo record, con 326.997 candidature presentate da fotografi originari di 195 Paesi e territori.
Il risultato è una bellissima panoramica delle migliori opere contemporanee realizzate negli ultimi 12 mesi, che il pubblico italiano potrà ammirare nella sua interezza.
“Sono davvero orgoglioso di questo incarico: curare per la quarta volta l’edizione italiana dei Sony World Photography Awards è per me motivo di grande soddisfazione. Ho visto, anno dopo anno, un incremento di partecipazione e della qualità delle proposte. Tre anni fa ho avuto il privilegio di essere parte della giuria e posso testimoniare della passione e della competenza dei membri dello staff e della giuria. La caratura internazionale di questa manifestazione non ha concorrenti e visitare questa mostra è per tutti l’occasione di conoscere e approfondire le tematiche più avvincenti che riguardano il nostro mondo e gli uomini e le donne che lo abitano. Questa edizione è ancora più attesa perché il titolo di Fotografo dell’Anno, il più ambito del concorso, è stato assegnato al fotoreporter italiano Federico Borella”, commenta Denis Curti, curatore della mostra in Italia. “La serie intitolata Five Degrees, presentata per la categoria Documentario, indaga la piaga dei suicidi maschili nella comunità agricola di Tamil Nadu, nel sud dell’India, colpita dalla più grave siccità degli ultimi 14 anni. La potenza delle immagini di questi reportage è travolgente e stupisce per l’attenzione e la sensibilità con cui è raccontata una realtà molto complessa. Il valore documentaristico degli scatti di Federico Borella emerge non solo attraverso i soggetti, ma anche nella varietà della tecnica utilizzata che spazia dal ritratto alla natura morta alle vedute aeree e di paesaggio”.
Tra i vincitori si sono distinti altri quattro fotografi italiani che hanno conquistato riconoscimenti importanti nell’ambito del concorso Professionisti.
Alessandro Grassani è il vincitore della categoria Sport con la serie “Boxing Against Violence: The Female Boxers of Goma”, che racconta come la box rappresenti un mezzo di sostegno e un luogo sicuro per molte donne a Goma (provincia di Kivu Nord, Repubblica Democratica del Congo). Il duo formato da Jean-Marc Caimi e Valeria Piccinini ha trionfato nella categoria Scoperta con la serie “Güle Güle”, che in turco significa “arrivederci”, dedicata a Istanbul e agli aspetti più caratteristici della città. Massimo Giovannini si è aggiudicato il 2° posto nella categoria Ritratto con “Henkō”, parola giapponese che significa “cambiamento” e “luce variabile e insolita”, attraverso cui affronta il tema della luce e di come possa alterare la prospettiva degli oggetti.
Il National Award è andato a Nicola Vincenzo Rinaldi, appassionato di street photography, grazie all’immagine dal titolo The Hug che, come l’artista stesso spiega, “ritrae un abbraccio avvolgente: solo i piedi sfuggono alla stretta”.
“Il talento di fotografi esordienti e professionisti, di appassionati e di studenti che si affacciano per la prima volta al mondo della fotografia continua a stupire la giuria dei Sony World Photography Awards, che si conferma essere uno dei concorsi fotografici più apprezzati e seguiti al mondo”, afferma Takayuki Suzuki, Country Head di Sony in Italia. “Gli scatti proposti costituiscono testimonianze preziose del nostro tempo perché racchiudono storie che non conosciamo e che meritano di essere raccontate e condivise. Siamo particolarmente orgogliosi dei riconoscimenti conquistati ogni anno, e mai come in questa edizione, dai fotografi italiani grazie al valore culturale e all’eccellenza tecnica che distinguono le loro opere. È tuttavia importante sottolineare la natura internazionale del concorso, aspetto che Sony desidera valorizzare attraverso le tappe locali di un tour globale che permette a un pubblico sempre più vasto di ammirare le fotografie premiate. E ricordare che Sony World Photography Awards rappresenta solo uno dei modi, sebbene sicuramente tra i più importanti, con cui Sony si impegna a sostenere il mondo della fotografia, attraverso la continua innovazione tecnologica da un lato e un supporto fattivo al lavoro dei fotografi di ogni livello dall’altro. Il premio, infatti, rappresenta una piattaforma internazionale di grande visibilità che ci auguriamo possa aprire per vincitori e finalisti nuove opportunità di lavoro”.
Attilio Navarra, Presidente di Italiana Costruzioni, ha commentato con soddisfazione “Villa Reale di Monza è senza dubbio la scenografia più preziosa entro la quale valorizzare il contenuto degli scatti fotografici premiati per aver dato espressione e interpretazione alle vite e alle problematiche che interessano l’intero pianeta attraverso generi e tematiche diverse. Siamo molto orgogliosi di poter ospitare per il 3° anno consecutivo la mostra dei Sony World Photography Awards, a conferma del ruolo centrale di Villa Reale nella vita culturale non solo di Monza, ma anche di Milano e provincia”.
Lo scorso aprile, dopo l’assegnazione dei premi, la mostra dei Sony World Photography Awards 2019 è stata ospitata presso la Somerset House di Londra.
Dal 4 giugno 2019 sono aperte le iscrizioni per l’edizione 2020 dei Sony World Photography Awards che vede due grandi novità, l’aggiunta al concorso Professional della categoria Ambiente, che sottolinea il valore di questo argomento per gli artisti contemporanei, e un nuovo format per il concorso Youth, pensato per coinvolgere e premiare i fotografi in erba di ogni parte del mondo.